Legge di bilancio 2024
RINNOVO DEI CONTRATTI GIÀ SCADUTI. Investimento di circa 2 miliardi e 300 milioni
riservati al rinnovo del contratto di tutto il comparto sanità e dei medici, per un aumento del
trattamento economico medio del 6%,
CONGEDI PARENTALI. (Comma 179) Coloro che terminano il periodo di maternità a partire
dal 1° gennaio 2024, avranno dopo il primo mese di congedo facoltativo (che è retribuito al
100%), un secondo mese pari all’80% dello stipendio, invece dell’attuale 30%. Dal 2025, però,
la retribuzione del secondo mese scenderà al 60%.
PENSIONI: (Commi da 157 a 161). Manovra contrastata fortemente da Nursing Up. Chi ha
versato contributi negli anni tra il 1981 e il 1995, e nel 2024 va in pensione anticipata (o di
anzianità), si ritroverà con un assegno più basso. Saranno ‘risparmiate’ le pensioni di
vecchiaia (67 anni di età). Per i sanitari in particolare, ci sarà la possibilità di migliorare la
situazione continuando a lavorare dopo aver raggiunto i requisiti per la pensione di anzianità
(42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne): chi resterà al
lavoro fino a tre anni in più, compenserà progressivamente il taglio imposto dal governo, fino
ad annullarlo alla fine del triennio.
PRESTAZIONI AGGIUNTIVE: Commi da 218 a 222. Al fine di fronteggiare la carenza di
personale sanitario nelle aziende e negli enti del Servizio sanitario nazionale e di ridurre le
liste di attesa, si estende fino al 31 dicembre 2026 la facoltà di ricorrere agli incrementi delle
tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive del personale sanitario fino a 60 euro lordi.
LAVORATORI FRONTALIERI E CONTRIBUTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE. Si
introduce una forma di compartecipazione alla spesa sanitaria; quest’ultima è posta a carico:
dei residenti in Italia che lavorano e soggiornano in Svizzera e dei lavoratori
frontalieri operanti in Svizzera. Si prevede che le risorse siano destinate al sostegno del
servizio sanitario delle aree di confine a beneficio del personale medico e infermieristico, con
modalità da definirsi con decreto interministeriale.
POTENZIAMENTO DELL’ASSISTENZA TERRITORIALE. Al fine di supportare ulteriormente
l’implementazione degli standard organizzativi ulteriori rispetto a quelli previsti dal Piano
nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), per il potenziamento dell’assistenza territoriale, è
possibile derogare ai vincoli in materia di spesa di personale previsti dalla legislazione
vigente.